sabato 5 luglio 2008

spot sulla sicurezza



cinque episodi che vogliono essere un mezzo di educazione alla prevenzione degli incidenti in ambito lavorativo. Il cortometraggio ha dunque lo scopo di illustrare, in maniera divertente, cosa puo accadere quando per vari motivi non si usano correttamente le protezioni antinfortuni.

Stefano

Certificazione : la carta d'identita' dei guanti da lavoro



La certificazione diventa importante poiche' identifica la normativa di sicurezza alla quale il guanto risponde ed e' sempre esplicitata da una serie di valori che ne riassumono le performances .
Ecco una guida alle normative piu' applicate sui guanti da lavoro.

Stefano

Testo introduttivo relativo alla protezione delle mani

Le mani sono lo strumento più utilizzato in ambito lavorativo per questo motivo è la parte del corpo più esposta ad infortuni, il 60% dei quali in genere colpisce gli arti superiori. La valutazione dei rischi si riferisce a normative che qui di seguito elenchiamo con i relativi livelli di protezione.

CAT. I^ disegno semplice rischi minimi (hobbistica - giardinaggio)

CAT. II^ disegno intermedio rischi medi (industria in genere)

CAT. III^ disegno complesso rischi mortali o irreversibili (industria chimica - calore fuoco - taglio) Un guanto di protezione individuale protegge la mano o parte della mano contro uno o più rischi. Inoltre può coprire parte dell'avambraccio o del braccio. Il rischio è una situazione che provoca qualsiasi tipo di danno alla salute dell'individuo.

Si possono considerare differenti categorie di rischio:EN
Descrizione
EN 420 Principi generali
EN 388 Protezione meccanica
EN 374 Protezione da sostanze chimiche e/o microrganismi
EN 407 Protezione dal calore
EN 511 Protezione dal gelo
EN 421 Protezione contro contaminazione radioattiva e/o radiazione da ioni
EN 1082-1,2,3 Guanti contro tagli e ferite causate da coltelli a mano
EN 659 Guanti per Vigili del fuoco
EN 10819 Guanti anti-vibrazione
EN 12477 Guanti da saldatore
EN 455 Guanti medicali monouso
EN 60903 Guanti da elettricista
EN 381 Guanti di protezione per motosega

Le certificazioni, incluse in norme specifiche nella maggior parte dei casi, determinano i livelli di prestazione contro i rischi individuali. Il livello di prestazione corrisponde a un numero che designa una categoria o scala particolare secondo la quale i risultati dei test vengono graduati. In molti casi tali risultati rientrano in un scala di valori impostata sino a 5 livelli di prestazione dove al numero di livello più alto corrisponde il più alto livello di prestazione. Un livello di prestazione non equivale al livello di protezione. I livelli di prestazione sono stati stabiliti secondo risultati ottenuti nei test di laboratorio e non si riferiscono necessariamente a situazioni reali createsi sul posto di lavoro. La selezione dei guanti di protezione, invece, dovrebbe essere eseguita con la conoscenza dei compiti e dei processi di lavorazione compiuti dal lavoratore tenendo in considerazione le condizioni lavorative, i rischi coinvolti e i dati forniti dall'industria del guanto in relazione alla prestazione dei guanti di protezione contro i rischi in questione.

EN 420 specifica i requisiti generali per tutti i tipi di guanti di protezione, l'ergonomia, la destrezza, le misure, l'assorbimento, la trasformazione del vapore acqueo e il pH.Guanti in pelleIl valore del pH dovrebbe essere tra 3,5 e 9,5

Il contenuto del cromo valore VI dovrebbe essere 2 mg/Kg.

Guanti in altro materiale: Il valore del pH dovrebbe essere il più possibile vicino alla neutralità, tra 3,5 e 9,5 compreso.

Etichettatura del guanto
1) Nome o marca commerciale del produttore (o del suo rappresentante autorizzato in Europa)
2) Designazione del guanto: nome o codice commerciale
3) Indicazione della taglia
4) Se necessario data di scadenza per guanti dielettrici
5) Marchio "CE"Misura della mano


EN 388 GUANTI DI PROTEZIONE CONTRO I RISCHI MECCANICI
Questa normativa è applicabile a tutti i tipi di guanti da protezione per aggressioni fisiche e meccaniche causate da abrasioni, ferite da taglio, perforazioni e strappi;

considera 4 tipi di prove a norma delle EN 388 con una graduatoria che va da 0 a 5 livelli di prestazione.Le performance dei guanti sono simbolizzate da pittogrammi seguiti da cifre che rappresentano gli indici di prestazione.
A) Resistenza all'abrasione è dato dal numero di cicli necessari per consumare interamente il campione ad una velocità costante:Livello di protezione 1 - N° 100 cicliLivello di protezione 2 - N° 500 cicliLivello di protezione 3 - N° 2000 cicliLivello di protezione 4 - N° 8000 cicli
B) Resistenza al taglio è dato dal numero di cicli necessari per tagliare il campione a velocità costante.Livello di protezione 1 - N° 1,2 cicli Livello di protezione 2 - N° 2,5 cicli Livello di protezione 3 - N° 5 cicli Livello di protezione 4 - N° 10 cicliLivello di protezione 5 - N° 20 cicli
C) Resistenza allo strappo indica la forza minima necessaria per lacerare e strappare il campione.Livello di protezione 1 - 10 newton Livello di protezione 2 - 25 newtonLivello di protezione 3 - 50 newtonLivello di protezione 4 - 75 newton
D) Resistenza alla perforazione indica la forza necessaria da applicare a una punta di dimensione standard per forare il campione.Livello di protezione 1 - 20 newton Livello di protezione 2 - 60 newtonLivello di protezione 3 - 100 newtonLivello di protezione 4 - 150 newton

EN 374 GUANTI DI PROTEZIONE CONTRO I RISCHI CHIMICILa prestazione alla resistenza chimica è determinata da 3 fattori:
La penetrazione (EN 374-2) consiste nel movimento di una sostanza chimica o di un microrganismo attraverso materiale poroso, cuciture buchi o altre imperfezioni nel materiale del guanto da protezione ad un livello molecolare.

La resistenza alla penetrazione (controllata secondo la norma ISO 2859) è definita in base a 3 livelli:
Livello di prestazione 1: il livello di qualità accettabile (AQL) è pari a 0,65 Livello di prestazione 2: il livello di qualità accettabile (AQL) è pari a 1,50
Livello di prestazione 3:il livello di qualità accettabile (AQL) è pari a 4,00Il ivello di qualità accetabile (AQL) non è altro che il numero medio accettabile di guanti difettosi presenti in un lotto di produzione.
La degradazione consiste nel cambiamento di una o più proprietà meccaniche di cui è composto il materiale del guanto di protezione dovuto al contatto con una sostanza chimica.
La permeazione è quel processo secondo il quale la sostanza chimica si muove attraverso il materiale del guanto di protezione a un livello molecolare.
La permeazione coinvolge le fasi di assorbimento, diffusione ed espulsione.
La resistenza del materiale del guanto di protezione alla permeazione di una sostanza chimica liquida o solida è determinata misurando il passaggio della sostanza nel corso del tempo attraverso il materiale del guanto.

In base al tempo di permeazione vengono classificati 7 indici di protezione:
Indice di protezione 0: se il prodotto pericoloso impiega meno di 10 minuti per attraversare la pellicola protettrice tramite l'effetto di permeabilità.
Indice di protezione 1: se il prodotto pericoloso impiega 10 minuti per attraversare la pellicola protettrice tramite l'effetto di permeabilità.
Indice di protezione 2: se il prodotto pericoloso impiega 30 minuti per attraversare la pellicola protettrice tramite l'effetto di permeabilità.
Indice di protezione 3: se il prodotto pericoloso impiega 60 minuti per attraversare la pellicola protettrice tramite l'effetto di permeabilità.
Indice di protezione 4: se il prodotto pericoloso impiega 120 minuti per attraversare la pellicola protettrice tramite l'effetto di permeabilità.
Indice di protezione 5: se il prodotto pericoloso impiega 240 minuti per attraversare la pellicola protettrice tramite l'effetto di permeabilità.
Indice di protezione 6: se il prodotto pericoloso impiega 480 minuti per attraversare la pellicola protettrice tramite l'effetto di permeabilità.


EN 407 GUANTI PER LA PROTEZIONE TERMICA La "EN 407 Guanti per la protezione termica" definisce i requisiti generali, le prestazioni termiche, i metodi di prova e di marcatura dei guanti destinati a proteggere la mano dal calore e dal fuoco sotto una o più seguenti forme: fuoco, calore da contatto, calore convettivo, calore radiante, piccoli spruzzi di metallo fuso o grandi proiezioni di metallo fuso.I singoli livelli di prestazione protettiva sono ottenuti tramite test di prova effettuati sulla base di norme "EN" o "ISO" e possono essere effettuati unicamente per i Livelli delle prestazioni e non per i livelli di protezione.Le performance dei guanti sono simbolizzate da pittogrammi seguiti da cifre che rappresentano gli indici di prestazione.
A) Resistenza all'infiammabilità - tempo di infiammazione e di incandescenza (ISO 6941)(tempo durante il quale il materiale rimane infiammato e continua a bruciare dopo che la fonte di calore sia stata eliminata)Livello di prestazione 2: meno di 20 secondi e tempo di spegnimento non richiestoLivello di prestazione 3: meno di 10 secondi e tempo di spegnimento inferiore ai 120 secondi Livello di prestazione 4: meno di 3 secondi e tempo di spegnimento inferiore ai 25 secondi Livello di prestazione 5: meno di 2 secondi e tempo di spegnimento inferiore ai 5 secondi
B) Resistenza al calore da contatto - temperatura e tempo limite di contatto EN 702(temperatura, nell'intervallo da 100 °C a 500 °C, alla quale la persona che indossa il guanto non sentirà nessun dolore)Livello di prestazione 2: non oltre 15 secondi ad una temperatura di 100 °CLivello di prestazione 3: non oltre 15 secondi ad una temperatura di 350 °CLivello di prestazione 4: non oltre 15 secondi ad una temperatura di 350 °CLivello di prestazione 5: non oltre 15 secondi ad una temperatura di 500 °CC) Resistenza al calore convettivo - indice di calore trasmesso EN 367(tempo durante il quale il guanto è capace di ritardare il passaggio del calore proveniente da una fiamma)Livello di prestazione 2: più di 4 secondiLivello di prestazione 3: più di 7 secondiLivello di prestazione 4: più di 10 secondiLivello di prestazione 5: più di 18 secondi D) Resistenza al calore radiante - calore trasmesso EN 366(tempo necessario per arrivare ad una certa temperatura)Livello di prestazione 2: più di 5 secondiLivello di prestazione 3: più di 30 secondiLivello di prestazione 4: più di 90 secondiLivello di prestazione 5: più di 150 secondiE) Resistenza ai piccoli spruzzi di metallo fuso - numero di gocce EN 348(quantità necessaria per portare il guanto ad una certa temperatura)Livello di prestazione 2: più di 5 secondiLivello di prestazione 3: più di 15 secondiLivello di prestazione 4: più di 25 secondiLivello di prestazione 5: più di 35 secondiF) Resistenza a grandi proiezioni di metallo fuso - peso del metallo fuso EN 373(quantità di proiezioni necessarie per provocare il deterioramento)Livello di prestazione 2: peso 30 grammiLivello di prestazione 3: peso 60 grammiLivello di prestazione 4: peso 120 grammiLivello di prestazione 5: peso 200 grammiEN 511 GUANTI PER LA PROTEZIONE DAL FREDDOQuesta norma definisce i requisiti e i metodi di prova dei guanti che resistono al freddo convettivo o da contatto al di sotto dei -50°C. Le performance dei guanti sono simbolizzate da pittogrammi seguiti da cifre che rappresentano gli indici di prestazione. A) Resistenza al freddo convettivo (indica se esiste o no una penetrazione dopo 30 minuti)Indice di prestazione 0: isolazione termica inferiore a 0,10 metri quadrati per c/wIndice di prestazione 1: isolazione termica compresa fra 0,10 e 0,15 metri quadrati per c/wIndice di prestazione 2: isolazione termica compresa fra 0,15 e 0,30 metri quadrati per c/wIndice di prestazione 3: isolazione termica compresa fra 0,22 e 0,15 metri quadrati per c/wIndice di prestazione 4: isolazione termica superiore a 0,30 metri quadrati per c/w B) Resistenza al freddo da contatto (indica se esiste o no una penetrazione dopo 30 minuti)Indice di prestazione 0: resistenza termica inferiore a 0,025 metri quadrati per c/wIndice di prestazione 1: resistenza termica compresa fra 0,025 e 0,050 metri quadrati perc/wIndice di prestazione 2: resistenza termica compresa fra 0,050 e 0,100 metri quadrati per c/wIndice di prestazione 3: resistenza termica compresa fra 0,100 e 0,150 metri quadrati per c/wIndice di prestazione 4: resistenza termica superiore a 0,150 metri quadrati per c/wC) Impermeabilità all'acqua (indica se esiste o no penetrazione dopo 30 minuti)Indice di prestazione 0: non permeabile Indice di prestazione 1: permeabileIndice di prestazione 2: permeabileIndice di prestazione 3: permeabileIndice di prestazione 4: permeabileRequisiti meccanici minimi EN 388: indice di prestazione 1 di resistenza all'abrasione. indice di prestazione 1 di resistenza allo strappo.

EN 421 GUANTI PER LA PROTEZIONE DA RADIAZIONI IONIZZANTI E/O CONTAMINAZIONE RADIOATTIVA
Questa norma stabilisce i requisiti e i metodi di prova dei guanti per la protezione da radiazioni ionizzanti e contaminazione radioattiva. I guanti devono rispondere allo standard EN 374 per la protezione della contaminazione radioattiva. Efficienza di attenuazione e uniformità di distribuzione del materiale da protezione. La capacità del materiale del guanto di assorbire materiale di radiazioni ionizzanti viene normalmente quotata come spessore equivalente di piombo (in mm):0 - 0.05 - 0.10 - 0.15 - 0.20 - 0.25 - 0.30 - 0.35 - 0.40 -0.45 - 0.50 Misurata tramite raggi x e raggi gamma.EN 659 GUANTI DI PROTEZIONE PER VIGILI DEL FUOCOLa presente norma definisce i metodi di prova e i requisiti funzionali dei guanti destinati a proteggere i Vigili del Fuoco dal calore e dalle fiamme fissando dei requisiti minimi di prestazione secondo gli standard EN 420 - EN 388 - EN 407 e dei requisiti prestazionali dei materiali impiegati. I guanti di protezione dovrebbero combaciare con i requisiti degli standard: EN 420 - EN 388 - EN 407. EN1082 GUANTI E MANICOTTI DI PROTEZIONE CONTRO TAGLI E FERITE DA COLTELLI A MANOI guanti devono rispettare alcuni requisiti ergonomici (dimensione, taglia, eccetera), di lavaggio e costruttivi in base ai materiali impiegati, sono inoltre soggetti a specifica marcatura.

Test di resistenza alla penetrazione Il metodo del test è noto nello standard EN 412 "Grembiuli di protezione finalizzati all'utilizzo di coltelli a mano" e si applica a: 1) Manicotti e guanti in maglia metallica (acciaio inox) 2) Manicotti e guanti costituiti di altro materiale rispetto alla maglia metallica.EN 381-7 REQUISITI DEI GUANTI DI PROTEZIONE PER MOTOSEGHEQuesti guanti sono finalizzati a proteggere dai rischi che emergono lavorando con motoseghe. Requisiti di prestazione Assenza di tagli ad una determinata velocità della sega e blocco della stessa. Livello di prestazione 0: velocità della sega 16 m/sLivello di prestazione 1: velocità della sega 20 m/sLivello di prestazione 2: velocità della sega 24 m/sLivello di prestazione 3: velocità della sega 28 m/s


EN 12477 - GUANTI PROTETTIVI PER SALDATORI Esistono differenti sistemi di saldatura manuale: A) Saldatura a gas: saldatura per fusione ove la fonte di calore è generata dalla combustione di un gas o di una miscela di gas infiammabili con ossigeno.B) Saldatura ad arco elettrico: impiego di elettrodi ricoperti TIG (Tungsten Inert Gas) - MIG (Metal Inert Gas) - MAG (Metal Active Gas).I guanti per saldatori devono, in base alla taglia, possedere determinate lunghezze:
Taglia 6: lunghezza minima 300 millimetri
Taglia 7: lunghezza minima 310 millimetri
Taglia 8: lunghezza minima 320 millimetri
Taglia 9: lunghezza minima 330 millimetri
Taglia 10: lunghezza minima 340 millimetri
Taglia 11: lunghezza minima 350 millimetri

Sono inoltre richiesti dei requisiti minimi di prestazione e protezione in base agli standard EN 420 - EN 388 - EN 407

PITTOGRAMMI E RELATIVO SIGNIFICATO EN 374 - Questo pittogramma contraddistingue i guanti di cui sono state provate e accertate le proprietà di protezione contro rischi chimici.

EN 374 - Questo pittogramma segnala i guanti di cui sono state provate e accertate le proprietà di resistenza ai microrganismi attraverso prove di laboratorio.
EN 511 - Questo pittogramma segnala i guanti di cui sono state provate e accertate le proprietà di resistenza al freddo.
EN 388 - Questo pittogramma segnala i guanti di cui sono state provate e accertate le proprietà di resistenza ai rischi meccanici.
EN 1082 - Questo pittogramma indica che il guanto ha superato le prove di resistenza al taglio da impatto (urto).
EN 388 - Questo pittogramma indica che il guanto ha superato le prove di elettricità statica.
EN 407 - Questo pittogramma contraddistingue i guanti di cui sono state provate e accertate le proprietà di protezione contro i rischi derivati dal calore e/o fuoco. EN 421 - Questo pittogramma segnala i guanti di cui sono state provate e accertate le proprietà di protezione contro le radiazioni ionizzanti e la contaminazione radioattiva.

venerdì 27 giugno 2008

Quando abbigliamento da lavoro è Moda !









Vedete queste immagini ? Si riferiscono ad articoli prodotti e commercializzati da una nota casa d'abbigliamento casual americana ! Belli vero ? Qui usciamo dal canone tradizionale del giaccone anonimo da lavoro, della calzatura nera e pesante, della maglietta estiva di bassa qualita' per chi fatica sotto il sole.
Ragazzi ! questa è moda, con scarpe dal pellame raffinato e giacconi in goretex morbidissimi. E la cosa interessante è che sono stati creati usando dei materiali di altissima qualita', in termini di durata e resistenza !
Stefano

EN388: Che cosa è ?






Che cosa è la Norma EN388? Nient'altro che la normativa di riferimento per i guanti di protezione. Vi sono quattro valori...beh vi lascio al testo riassuntivo della normativa.
Buona lettura ,
Stefano

EN . 388 Categoria: Guanti di protezione
Norma: Rischi meccanici

La norma EN388 si applica a tutti i tipi di guanti di protezione per quanto riguarda le aggressioni fisiche e meccaniche tramite l’abrasione, il taglio da lama, la perforazione e lo strappo. Questa norma non si applica ai guanti antivibrazione.

Livello di prestazioni: da 0 a 4.
Esigenze: resistenza all’abrasione: Numero di cicli necessari per danneggiare il campione ad una velocità costante.

Livello di prestazioni: da 0 a 5.
Esigenze: resistenza al taglio da lama: Numero di cicli necessari per tagliare il campione ad una velocità costante.

Livello di prestazioni: da 0 a 4.
Esigenze: resistenza allo strappo: Forza minima necessaria per strappare il campione.

Livello di prestazioni: da 0 a 4.
Esigenze: resistenza alla perforazione: Forza necessaria per bucare il campione con un normale punzone.

giovedì 26 giugno 2008

stare in alto, stare sicuri



Ecco una rapida guida al corretto utilizzo dell'imbracatura.
Insomma quello strano aggeggio che pero' ci salva la vita in caso di caduta accidentale.
Stefano



• Punto di ancoraggio dorsale (D dorsale): è il punto di aggancio base di un'imbracatura. Non è ideale per i lavori in sospensione. Sono disponibili prolunghe dorsali per facilitare l'aggancio.
• Punto di ancoraggio frontale (D frontali): consente di collegare frontalmente il sistema di arresto / caduta facilitandone il controllo. Per un miglior uso nel posizionamento servirsi degli anelli laterali
• Asole di ancoraggio frontali: Sono due e devono essere congiunte da un moschettone, a cui si collega un dispositivo anticaduta.
• Anelli di ancoraggio laterali a D: Non devono essere utilizzati per l'arresto delle cadute; servono solo per lavori di posizionamento.
• Fibbie di regolazione: Sono cinghi cosciali regolabile per una perfetta sistemazione. le imbracature a due e a tre punti sono anche dotate di bretelle regolabili.
• Fibbie ad incastro rapido (aggancio a baionetta): Queste sono in dotazione solo con l'imbracatura a giubbotto, per una regolazione più semplice.



6 REGOLE SEMPLICI
• Afferrare l'imbracatura per l'anello dorsale. Scuoterla affinché le cinghie vadano al loro posto.
• Slegarli o allentarli se le bretelle e i cosciali e/o l'imbracatura sono legati.
• Far scivolare le bretelle sopra le spalle in modo che l'anello D si trovi al centro della schiena.
• Passare un cosciale fra le gambe e collegarlo all'altra estremità e ripetere con l'altra gamba e l'altro cosciale.
• Collegare la cinghia frontale posizionandola al centro del petto e stringere per verificare che l'assetto delle bretelle attorno alle spalle sia corretto.
• Infine effettuare la regolazione in modo che l'imbracatura sia ben aderente, pur consentendo agevolmente i movimenti. Ripiegare le cinghie in eccesso negli appositi passanti.

imbracatura : quando la salvezza viene dall'alto

Ecco una guida rapida per indossare correttamente una "imbracatura".
Ovvero quello "strano insieme di corde" che ci permette di lavorare sereni anche alle altezze piu' elevate.
Stefano





• Punto di ancoraggio dorsale (D dorsale): è il punto di aggancio base di un'imbracatura. Non è ideale per i lavori in sospensione. Sono disponibili prolunghe dorsali per facilitare l'aggancio.

• Punto di ancoraggio frontale (D frontali): consente di collegare frontalmente il sistema di arresto / caduta facilitandone il controllo. Per un miglior uso nel posizionamento servirsi degli anelli laterali

• Asole di ancoraggio frontali: Sono due e devono essere congiunte da un moschettone, a cui si collega un dispositivo anticaduta.

• Anelli di ancoraggio laterali a D: Non devono essere utilizzati per l'arresto delle cadute; servono solo per lavori di posizionamento.

• Fibbie di regolazione: Sono cinghi cosciali regolabile per una perfetta sistemazione. le imbracature a due e a tre punti sono anche dotate di bretelle regolabili.

• Fibbie ad incastro rapido (aggancio a baionetta): Queste sono in dotazione solo con l'imbracatura a giubbotto, per una regolazione più semplice.



6 REGOLE SEMPLICI
• Afferrare l'imbracatura per l'anello dorsale. Scuoterla affinché le cinghie vadano al loro posto.
• Slegarli o allentarli se le bretelle e i cosciali e/o l'imbracatura sono legati.
• Far scivolare le bretelle sopra le spalle in modo che l'anello D si trovi al centro della schiena.
• Passare un cosciale fra le gambe e collegarlo all'altra estremità e ripetere con l'altra gamba e l'altro cosciale.
• Collegare la cinghia frontale posizionandola al centro del petto e stringere per verificare che l'assetto delle bretelle attorno alle spalle sia corretto.
• Infine effettuare la regolazione in modo che l'imbracatura sia ben aderente, pur consentendo agevolmente i movimenti. Ripiegare le cinghie in eccesso negli appositi passanti.

Lavori in corso



Ecco come lavorano gli operai comunali (non parliamo quindi di una impresa privata )a Sassari: vengono disattese anche le piu' elementari norme in tema di antinfortunistica.
Buon filmato a tutti!
Stefano